• Pubblicata il
  • Autore: Alessio
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Bellissima suocera asiatica #2 - Grosseto Trasgressiva

Ho visto che il racconto della mia esperienza con mia suocera è piaciuto, quindi vorrei mettere un altro pò di me su questo sito e regalarvi un altro ricordo, un altro fatto accaduto non molto tempo fa.
Dopo quel nostro primo incontro, le cose erano tornate normali.
Ci si incontrava, ci si parlava come se niente fosse successo. Io mi sentivo sempre molto felice e ogni volta che la guardavo chinata nel suo giardino, ora sapevo cosa c'era sotto quelle mutandine bianche e sentivo ancora il profumo di quelle labbra morbide e carnose sotto i peli neri.
Lei ogni tanto alzava lo sguardo e mi sorrideva, e tutto finiva lì. Ovviamente ora i miei momenti di solitudine, magari sul divano la sera o in doccia, erano accompagnati da ricordi reali e mi toccavo perso in quel sogno fino a guardare i fili bianchi sulla mia mano..ma come avrei voluto averla ancora!
Un giorno mi chiama mio suocero e mi chiede di accompagnare mia suocera in aereoporto con una sua amica che sarebbe partita il pomeriggio seguente; la notte prima non riuscivo a dormire, pensando al ritorno noi due da soli.
Il viaggio di andata procede bene, le due amiche chiacchierano felici nella loro lingua e io ascolto sereno la bella voce musicale di mia suocera, le sue risate, mentre ogni tanto vedo le sue gambe accavallate, il suo vestitino che scopre un pò di coscia.
A un certo punto, invento una storia e mi fermo in autogrill per stare in bagno un momento da solo, mi sento esplodere; chiudo la porta e mi accarezzo con calma, guardando il mio pene crescere nelle mie mani. Vengo per terra, mi sento più leggero.
Riprendiamo il viaggio.
Arriviamo in aereporto verso le sei e mezza, il tempo dei saluti e al tramonto siamo di nuovo in macchina per tornare indietro. Lei mi parla di questa sua amica, del loro passato e di questo e di quello. Ogni tanto, mettendo la quinta, le tocco la coscia e mi scuso. Guardo le sue belle mani in grembo, mani di chi ha lavorato sempre ma eleganti; la veste leggera mostra la distanza tra i seni, non posso vedere di più. I capelli sono raccolti da un fermaglio e ricadono con i riflessi rossi resi ancora più fiammeggianti dal sole che cala..
A un certo punto mi scappa, le dico che l'altra volta sono stato bene, felice con lei; lei ride, dice che ora non è importante parlarne. Le faccio un pò di solletico, ride ancora e mi sgrida perchè devo stare attento.
Poi mi prende la mano, così la smetto: la sua mano è calda nella mia,appoggiata nel suo grembo ed è naturale che io ci affondi..
Con una voce calma mi chide "cosa fai, smettila" ma faccio forza e sento sotto il tessuto del vestito e delle mutandine il soffice delle sue labbra. si inarca appena e con il respito appena più veloce mi chiede di smetterla, ma io sposto di lato la veste e ci sono solo le mutandine ora tra le mie mani e la sua pelle. Accarezzo piano, guardando la strada; lei guarda avanti a sè, le labbra appena socchiuse..
Torno un pò più in su ed entro nelle mutandine e di nuovo, dopo il pelo soffice, sento le labbra fradice; le accarezzo, le sposto, poi metto un dito dentro; lei si inarca sul sedile e questa volta perde un gemito..Sfiliamo le sue mutandine e le dò un occhiata veloce; seduta sul sedile, la veste su fino all'ombelico, il pelo nero in vista, le gambe strette sulla mia mano che la tocca..bellissima..
Le chiedo se può toccare me, lei dice che mi devo fermare prima; mentre cerco un posto, lo tiro fuori e lei si gira verso d me e mi tocca un pò.
Finalmente trovo una piazzola, mi fermo e come l'altra volta spingo un pò la sua testa; lei dice "ancora?" e sbuffando un pò si abbassa in un esplosione di calore sul mio pene, muovendo la sua testa mentre io accarezzo dal dietro le labbra strette. NOn mi sembra vero..
Lei tira giù il sedile, io mi sdraio su di lei e di nuovo sono dentro,la sento, è mia, mentre lei geme sulla mia bocca, sul mio collo. Spingo con tutta la mia forza, i suoi piedi sul cruscotto, la sua lingua nella mia bocca, poi lei di nuovo chiude gli occhi e raggiunge il suo apice, irrigidendosi. Anche io ci sono quasi, mi sdraio sul mio sedile e lei si gira su di me, mentre con la sua mano mi porta all'orgasmo. Sento un fiotto caldo sulla mia pancia, mentre lei guarda da vicino con occhi attenti il mio pene esplodere come se le piacesse vederlo..
Poi prende dei fazzolettini dalla borsa e mi ripulisce con calma, dando un bacio al mio ventre piatto e ridendo.
poi si torna a casa.

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