Il fallo del trans - Grosseto Trasgressiva

Il fallo del trans - Grosseto Trasgressiva

Salve a tutti, sono Daniela una signora sessantenne di Parma, vedova da circa 10 anni. In questi anni la mia vita sessuale non è stata molto attiva, anzi diciamo nulla; finanche ' vicino a me è venuta a stare una di quelle ragazze diciamo particolari, di nome Erika.
Erika è un transessuale che fa la vita.
Ha circa trent'anni ed un corpo statuario con un seno veramente prorompente.
A volte mi bussa perché gli manca sempre qualcosa in cucina e si è creata anche una bella amicizia ed una certa confidenza.
Spesso Erika al mattino passa da me , ci beviamo un caffè e lei mi racconta delle sue serate con i clienti.
Una domenica mattina mi spiazza con una domanda oserei dire anche troppo diretta.
Mi chiese candidamente come facevo a non avere più rapporti da quasi dieci anni e se mi aggiustavo da sola o con l'aiuto di qualcosa.
Rimasi allibita, ma subito risposi che dopo mio marito non avevo più cercato nessuno, anche perché eventualmente avrei dovuto trovarne uno simile per dimensioni, durata e fantasie.
Erika era incuriosita e così cominciò a domandarmi come fosse mio marito, cosa facevamo, etc.
La complicità mi fece rilassare e come ad una vecchia amica raccontai vari aneddoti della mia precedente vita sessuale.
Erika rideva divertita ed ogni tanto vedevo la sua mano che scivolava dentro la sua tuta.
Di colpo mi disse se avessi ancora quei desideri.
La domanda mi gelò ma comunque risposi di si.
Alla mia affermazione si abbassò la tuta e vidi un gran bell'arnese ancora molliccio ma di dimensioni notevoli.
Non riuscii a proferire parola, Erika lo prese in mano, lo scappello' e prese la mia mano.
Me la mise intorno al suo membro e mi invitò a masturbarla.
Feci tutto come un automa e dopo breve tempo mi ritrovai in mano un asta turgida e carnosa di almeno 20 cm. .
Si alzò dal divano e con la mano dietro alla mia nuca mi spinse il glande in bocca.
Era enorme non mi entrava quasi e più spingeva più mi mancava il respiro. Mi spinse ancora il membro e Poi lo levò di colpo e con un cenno mi invitò a denudarmi.
Non opposi resistenza mi spogliai completamente e rimasi nuda davanti ad Erika con gli occhi fissi sul suo membro eretto.
Scese con la lingua tra le cosce e mi stimolò il clitoride con la lingua, poi mi fece sdraiare sul tappeto e si denudò pure lei.
Ora i nostri capezzoli si toccavano e le nostre lingue si attorcigliavano.
Si scostò un attimo e cominciò a puntarlo sulla mia figa bagnata.
Erika fu molto delicata ma alla fine mi trovai tutto il suo membro all'interno della mia figa.
Prima con movimenti lenti e poi aumentando il ritmo mi scopo' per mezz'ora buona.
Ero distrutta e grondante di umori e di sperma.
Un ultimo colpo e mi riempi la figa di caldo sperma. Avevo goduto come non mai, senza ritegno e senza pudore. Quando Erika lo estrasse mi ci avventati a ripulirlo con la lingua e con la bocca.
Da quel giorno Erika passa spesso da me ed io sono rinata.

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