• Pubblicata il
  • Autore: James
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L'attesa nel parcheggio - Grosseto Trasgressiva

Rallento, inserisco la freccia e proseguo per una strada buia. Piove a dirotto e nel parcheggio non c'è nessuno. "mmmm.. Dove mi stai portando pervertito?!". Quel pervertito pronunciato con un misto di disprezzo e ossessionata curiosità mi riporta alla realtà. Sgancio la cintura e non rispondo. Sa benissimo perchè siamo li. L'alcool pervade il suo corpo, i denti cercano di affondare nelle sue labbra carnose con un insistenza che mi fa serrare i pugni. Voglio vedere quella bocca piena del mio cazzo. Lo sguardo basso, quasi di sottomessa vergogna mi lascia il tempo di perdere il controllo. La lingua si muove da un lato all'altro, lasciando una goccia di saliva scendere su quel rossetto rosso fuoco. È proprio la mia puttana. Non faccio in tempo a rendermene conto che già entrambe le mie mani stringono il suo collo. La sua mano scende fra le sue lughe gambe aperte sul cruscotto della macchina . Si vuole toccare dopo una sera di perverse fantasie sussurrate all'orecchio, stigata continuamente sugli sguardi sporchi che le si posavano addosso quando si veste così provocante. Conosco il suo punto debole. Io so cosa la eccita e cosa davvero la trasporta nel mondo della sperimentazione sessuale. "Se ti tocchi domani sarò costretto a punirti sempre più forte troia!!" La parola troia rimane nell'aria per qualche secondo in modo da poter cogliere quel sorriso di soddisfazione seguito da un gemito di piacere. Le sue dita scavano con foga sul suo clitoride, il respiro è affannoso e interrotto dalle mie mani che non smettono di farla sentire la mia schiava. Nel silenzio interrotto solo da gemiti e pioggia sento quanto si stia bagnando. "Sono la tua troia, la tua sporca puttana!!" Vivo per poter assaporare i momenti in cui perdo il controllo, le percezioni reali non esistono più, l'unico pensiero fisso è quello di farla godere, di farla sentire ai miei ordini, in totale balia delle mie decisioni. Le mie dita sono già dentro la sua bocca, riempiendogliela tutta con forza e decisione. "Legata sarai costretta ad ubbidirmi, succhiandomi il cazzo e non potrai opporti" Le corde nuove la aspettano a casa. Immagino il suo culo perfetto aperto davanti a me, con corde strette che le serrano mani e piedi insieme, inginocchiata per terra, nuda. Io sono ancora vestito, elegante come deve essere un vero padrone e tengo una frusta in mano con lo sguardo da... "Porco bastardo" la realtà mi riprende. Le sputo sulle labbra e la sua lingua esce affamata, i suoi occhi abbandonati mi fanno capire che sta immaginando lo sperma di uno sconosciuto intravisto quella sera. Mi bagno le dita e le entro dentro con forza, anche nel culo. Non ho ancora lasciato andare il suo collo, e non lo farò!! "Questo è solo un assaggio schiava, ti scoperò nel culo così forte che mi implorerai di leccartelo per farti passare il bruciore e se ti azzerdai ad urlare dovrò punirti anche in bocca" "Vuoi sbattermelo in gola adesso il tuo grosso cazzo" I pantaloni mi scoppiano, ma mi trattengo, domani sarà la mia schiava e potrò perdere il controllo per tutta la sera. Le abbasso la testa. "guardati finche ti tocchi come una puttana in un parcheggio, guardati ho detto!!" Tanto le piace toccarsi, tanto le piace che qualcuno la guardi con occhi perversi mentre è concentrata a godere. "Bendata potrai immaginarti tutti i cazzi che ti scopano, tutte le mani che ti toccano e li sguardi di tutti i bastardi pervertiti che vuoi!!" Sdraiata al centro di una stanza vuota con il suo vibratore, lo lecca vorace mugugnando sempre piu forte. 10 uomini nudi la accerchiano, 10 sguardi la penetrano, le attenzioni sono solo per lei e tutti si toccano morbosi di venirle addosso. "Sto venendo, continua con quelle dita, sei fantastico" "vienimi sulle dita, bagnamele tutte, voglio sentirti calda sulla mia mano" Dalla sua smorfia compiaciuta capisco che sa già dove finiranno quelle dita dopo che sarà venuta. "mi senti tutta, mi senti tutta sulle tue dita" Le afferro le guance, la guardo dritta negli occhi. "Guardami finche senti il tuo gusto sulla lingua, guardami con il tuo sguardo da troia e fammi vedere quanto ti piace" Le fossette intorno alla bocca, la frangetta, lo sguado sottomesso della mia schiava finchè succhia con ossessione le mie dita bagnate di lei. Devo scoparla come voglio io, voglio farla urlare per poi punirla, sculacciarla, frustarla, imbavagliarla e legarla. Un vero padrone deve far sentire la sua schiava una vera troia Continua...

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07/02/2014 22:36

dritan

complimenti ghe bella storia mi piacerebe a trovarti pure io in parghegio o cua nto stai li mi ciami konumero3297580028 e io ti ragungu

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